Mindfulness
L’elemento fondamentale che fa in modo che il fuoco si accenda, è lo spazio che c’è tra i vari legni… Uno spazio per respirare… Troppo di qualcosa di buono, come in questo caso i legni troppo vicini uno con l’altro, può far soffocare la fiamma nello stesso modo che può fare l’acqua. Quindi, per accendere un fuoco dobbiamo prestare molta attenzione sia agli spazi tra i legni sia al legno stesso…Il fuoco si accende semplicemente perché c’è uno spazio… facendo in modo che la fiamma, che sa già come ardere, trovi il suo cammino… JUDY BROWN
Cosa significa MINDFULNESS?
Cos’è la MINDFULNESS?
Non sono molto affine alle definizioni, ma visto che è facile fare copia ed incolla… ve la lancio lì:
“Prestare attenzione in maniera volontaria, al momento presente, senza giudizio. Jon Kabat-Zinn (1990)
Ho scelto la definizione originaria del padre della mindfulness come concetto occidentalizzato.
Cominciamo col dire che questo nome identifica uno stato della mente e del corpo, o meglio dire della mente in quanto corpo. Essere in uno stato di mindfulness significa trovarsi nella condizione in cui ci sentiamo totalmente presenti nel momento che stiamo vivendo. Significa vivere la vita con consapevolezza PIENA di chi siamo e cosa facciamo e cosa sentiamo nel momento presente: vivi, attivi e consapevoli di ciò che proviamo.
È questo in qualche modo esclude sia lo stato di trance, lo stato di assenza, lo stato di immersione spirituale al quale molti fanno riferimento quando si rifanno a stereotipi creati sulla Mindfulness.
A cosa serve?
Vivere in un modo consapevole e presente permette al nostro organismo di funzionare e garantirsi il benessere. In che modo? Il nostro stile di vita disorganizzato e frenetico, le esperienze della nostra vita non sempre piacevoli, a volte drammatiche, le nostre tendenze ad organizzare i nostri pensieri in maniera negativa ci portano spesso a sopravvivere meccanicamente senza fermarci mai a RESPIRARE; senza fermarci mai a realizzare davvero quello che siamo e che facciamo, che proviamo. Questo ci mette a rischio. In questo modo andiamo incontro a disagi che prima avvengono in maniera silenziosa nel corpo, alterando i nostri bioritmi e infiammando i nostri organi, poi si manifestano con disagi comportamentali ( insonnia, risvegli notturni, rimurginazione e pensieri intrusivi e ossessivi, paure più o meno evidenti, ansia, pensieri autosvalutativi e umore depresso) e infine, compromessa l’azione del sistema immunitario collegata a tutto ciò, ci ammaliamo e, finalmente, lo VEDIAMO il disagio che prima era OFFUSCATO dal nostro modo di vivere, INCONSAPEVOLE.
CONSAPEVOLEZZA, questa sconosciuta.
La consapevolezza è un termine usato a proposito, ma, spesso, non compreso appieno. Si tratta della capacità di rendersi conto, di realizzare, di percepire e comprendere ciò che accade dentro e fuori di noi. Di percepire e capire ciò che i nostri sensi ci dicono, come i nostri pensieri funzionano e come la nostra persona reagisce agli eventi del mondo circostante.
Sentito e compreso tutto questo, è necessario assumere atteggiamenti propositivi e costruttivi per poter vivere sereni la propria vita e la pratica della mindfulness ci può dare dei suggerimenti utili
La pratica per la MINDFULNESS
Vi sono dei protocolli validati dalla letteratura nell’ambito della ricerca psicologica sul questa pratica che utilizza metodi della respirazione e meditazione (non spirituale), intesa come capacità di focalizzazione del pensiero e della percezione attraverso i sensi. Mi spiego. Spesso non riusciamo a mantenere l’attenzione su un oggetto o su un argomento per piu di 40 secondi, e succede spesso, a meno che l’argomento non sia obbligato oppure estremamente piacevole. Ecco attraverso esercizi validati e guidati veniamo aiutati a migliorare la nostra capacità di concentrazione e attenzione selettiva. In questo modo ne beneficerà anche il nostro stato di infiammazione generale, poiché significa fornire al nostro cervello ed organismo una quantità di OSSIGENO in senso lato, ma anche letterale.
Il nostro cervello si riposa, ma non semplicemente rilassandosi, anzi, ma attivando le funzioni che lo fanno star bene, al contrario di tutte le energie disperse nel pensiero disorganizzato e nel nostro stile di vita frenetico.
Non solo pratica, ma atteggiamento
Per poter riuscire nell’impresa non basta respirare, non basta focalizzarsi col pensiero, ma vi è la necessità di allenarsi a sviluppare determinati atteggiamenti che predispongono alla realizzazione dello stato di mindfulness, di realizzazione piena del proprio stato psicofisico.
Innanzi tutto, bisogna porsi in un atteggiamento di NON GIUDIZIO. Fermiamoci ad osservare, ad osservarci: trascorriamo gran parte del nostro tempo a giudicare, a giudicarci. E questo nuoce gravemente a tutto il nostro equilibrio. Danneggia la considerazione che abbiamo di noi stessi e del mondo. Oltre a non permetterci di fare spazio agli aspetti positivi della nostra vita.
Bisogna, inoltre, assumere un atteggiamento di curiosità, di scoperta nei confronti di noi stessi, della vita. Dice, Siegel, grande esponente della Psicologia Positiva “come un esploratore curioso ed aperto a ciò che viene”. Ecco bisogna prendere la vita, il cammino della nostra vita con attenzione vigile, attiva, creativa, esplorativa e non cercare a forza uno scopo, un risultato a tutti i costi.. ma impegnarsi e godersi il viaggio.
Ovviamente queste poche righe non possono essere esaustive di tutto ciò che questo strumento psicologico apporta di positivo nella vita di ogni persona.
Per approfondimenti contattatemi.
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